Alba in SUP: un viaggio tra i colori del cielo e della creatività

Ci sono esperienze che parlano all’anima, momenti sospesi nel tempo che diventano fonte di ispirazione per tutto ciò che creiamo.

Una di queste è senza dubbio l’esperienza di vedere l’alba pagaiando su una tavola da SUP
Il silenzio del mattino, l’acqua calma come seta e i colori delicati del cielo che lentamente si risveglia sono un balsamo per la mente, ma anche una sorprendente scintilla creativa per chi ama lavorare a maglia o all’uncinetto.

Per questa meravigliosa esperienza di mezza estate sarò sempre grata a Chiara Biagini che con il suo entusiasmo ed energia è capace di spezzare le catene della pigrizia, anzi seguitela e poi ditemi se non ho ragione! (Instagram: @lachiarabiagini_pt)

Ma entriamo nel vivo del racconto…

Il fascino dell’alba sull’acqua

Uscire all’alba con il SUP richiede un piccolo sforzo: svegliarsi presto, molto presto!
Si parte quando la città dorme ed è deserta, nel buio delle strade e della spiaggia, si trova un punto tranquillo in cui entrare in acqua, un acqua nera illuminata solo dalla luna.

E mentre ti allontani dalla riva circondata da riflessi argentei ed accarezzata dall’aria fresca sei pronto ad accoglie un premio è inestimabile.

Le prime luci del giorno accarezzano la superficie dell’acqua creando giochi di riflessi rosa, pesca, azzurri tenui e dorati. L’atmosfera è ovattata, intima, quasi sacra. Non c’è rumore, se non quello lieve della pagaia che taglia l’acqua o del battito del cuore che si accorda al ritmo del giorno che nasce.

In quel momento, ogni dettaglio colpisce i sensi in modo amplificato!

E poi, i colori. In continuo cambiamento, come un filato sfumato tra le mani di chi lavora a maglia. L’alba è una palette in movimento.

Dall’acqua ai ferri: l’ispirazione prende forma

Chi ha la passione per la maglia sa bene quanto i colori possano raccontare emozioni. Dopo un’alba in SUP, è naturale tornare a casa con negli occhi e nel cuore la voglia di tradurre quell’esperienza in qualcosa di tangibile.

I filati diventano i colori del ricordo: un rosa tenue come la prima luce, un grigio perla che richiama la nebbia, un blu chiaro come la calma dell’acqua, un tocco di oro per il sole che fa capolino.

Anche le texture raccontano: punti leggeri e ariosi, lavorati con filati morbidi come l’alpaca o il mohair, rendono la sensazione di leggerezza e silenzio che si prova pagaiando al mattino.

Creare con lentezza, come un’alba che sorge

Vedere l’alba in SUP insegna anche una cosa preziosa: la bellezza ha bisogno di tempo.

Non si può forzare il sole a sorgere più in fretta. Si può solo attendere, osservare, lasciarsi incantare. Lo stesso vale per la maglia. È un’arte lenta, meditativa. Ogni punto è un respiro, ogni giro è un passo verso un progetto che cresce sotto le dita, proprio come il cielo si accende lentamente sopra l’acqua.

Questa connessione tra natura e creatività può diventare una pratica rigenerante. Un rito personale: uscire in acqua per trovare nuove ispirazioni, tornare a casa e trasformarle in qualcosa di caldo, avvolgente, fatto con le proprie mani.

Ispirazione per tutti i sensi

In un mondo frenetico, l’alba ci ricorda che ogni giorno è un nuovo inizio. E il lavoro a maglia ci permette di catturare un frammento di quella meraviglia per portarlo con noi.

🎨 Palette dell’alba in SUP

L’alba sull’acqua mescola tonalità pastello e sfumature cangianti. I colori principali da cercare nei filati sono:

Rosa cipria o rosa pesca – per i primi riflessi del sole.

Lilla pallido – spesso visibile tra le nuvole sottili.

Celeste chiarissimo – come il cielo che si rischiara.

Grigio perla – per la nebbia sull’acqua o le montagne lontane.

Giallo dorato tenue – i raggi del sole che emergono.

Azzurro acqua – riflesso dell’alba sul mare o lago.

Sabbia chiara o avorio caldo – per un tocco neutro che lega tutto.